Eloise

Sono Eloise, la mente (e l’obiettivo) dietro Obiettivo Limone. Un nome assurdo, lo so, ma almeno si ricorda! Sono quella strana combinazione tra una professionista meticolosa e un’anima rock che sa quando è il momento di far vibrare l’atmosfera.

HHo esplorato ogni angolo possibile della fotografia: dai reportage dove mi sono ritrovata a strisciare nel fango come un lombrico troppo entusiasta (ehi, per LA foto si fa questo ed altro!), alle intense sessioni di moda e pubblicità dove ho imparato che la diplomazia è un’arte tanto quanto la fotografia. Mi sono destreggiata tra personalità colorate e situazioni… diciamo «interessanti» con un sorriso (e qualche respiro profondo). Ma hey, ogni progetto mi ha regalato qualcosa - se non altro, delle storie esilaranti da raccontare e l’esperienza per affrontare praticamente qualsiasi cosa!

Poi un giorno mi sono detta: «Perché limitarsi alle foto quando puoi fare casino anche con i video?» Ed eccomi qui, a girare anche wedding film e brevi docu. È come essere una spia, ma legale e con una telecamera. È come essere una detective visiva: cerco storie autentiche e le porto alla luce.

Sul lavoro sono come un ninja: silenziosa, concentrata, quasi invisibile. Ma ho anche un lato dinamico che sa come mettere a proprio agio le persone davanti all’obiettivo - è quello che mi permette di catturare la loro vera essenza.

La gente dice che ho un «dono speciale». Io dico che sono solo brava a ficcare il naso nel momento giusto. È come avere un radar per le emozioni genuine, quelle che non puoi fingere neanche se ci provi.

I miei eroi? Sorrentino (quello che fa sembrare anche un cestino della spazzatura un’opera d’arte), Coppola (il re del drama), e Wright (che probabilmente fa colazione con poesia e caffè).

Le mie foto? Un caos controllato. A volte sono mosse, sfocate, «artisticamente imperfette» come direbbero i critici. Ma ehi, la vita vera non è mai perfettamente a fuoco, no?

Non cerco la perfezione patinata delle riviste. Cerco quel momento in cui qualcuno guarda una mia foto e dice «Cavolo, mi hai beccato proprio quando non me l’aspettavo!» o «Ma come diavolo hai fatto a cogliere QUEL momento?!»

Insomma, sono quella che trasforma il caos in arte. O almeno ci prova. Se stai cercando foto perfettamente composte e sterilizzate, hai sbagliato porta. Ma se vuoi qualcuno che sappia catturare l’anima di un momento, con professionalità e un pizzico di follia creativa, allora siamo sulla stessa lunghezza d’onda!

Alessandro

Mi chiamo Alessandro, e anche se oggi mi occupo di fotografia in modo professionale, per me sarò sempre l’assistente di Eloise, il ruolo con cui tutto è iniziato.

La mia prima fotocamera l’ho impugnata alla fine del 2019. Da subito, tra il timore di maneggiare un oggetto così prezioso e il fascino per questo mezzo espressivo, è nata una passione che cresce ogni giorno.
Nel 2024 mi sono laureato in Fotografia alla Libera Accademia di Belle Arti di Rimini e attualmente proseguo i miei studi magistrali a Bologna.

Per me, la fotografia è il punto d’incontro tra caso e consapevolezza: uno scatto è al tempo stesso verità e artificio, istinto e composizione. Tutto si concentra in quel «clack» che segna la separazione tra ciò che si vede e ciò che si conserva. Il resto è pura emozione: dall’incertezza delle immagini latenti fino alla loro comparsa concreta, davanti ai vostri occhi.

Credo nella fotografia autentica, non costruita. Raramente intervengo su una scena: preferisco osservare, muovermi in punta di piedi e cogliere quel gesto impercettibile, quell’istante emotivo che vale più della perfezione formale. Se non mi vedete, è normale: la mia altezza «strategica» mi aiuta a passare inosservato.

Amo sperimentare con ogni tipo di strumento fotografico, anche non convenzionale. Per questo potreste trovarmi all’opera con attrezzature insolite, e sarà proprio con quelle che vi mostrerò qualcosa che difficilmente troverete altrove.

La scrittrice Anaïs Nin descrive bene il nostro approccio:
«Non vediamo il mondo per com’è, ma per come siamo».

Enrico

Mi chiamo Enrico e mi ritengo fortunato, perché ho il privilegio di raccontare storie con la mia macchina fotografica.

Credo nei gesti spontanei e sinceri, nei sorrisi rubati e nelle lacrime non trattenute. 

Nei matrimoni non cerco la perfezione estetica, ma l’emozione vera: quella dei gesti d’affetto che restano nei ricordi e nel cuore. Quella che nasce da una mano che cerca l’altra durante le promesse, da uno sguardo complice che dice tutto senza bisogno di parole, da una lacrima dell’amico o dell’amica di una vita, fino ad arrivare all’abbraccio stretto della nonna che ha fatto di tutto per esserci.

Sono lo specialista degli scatti editoriali, capace di creare immagini degne delle più prestigiose riviste. Quando c’è bisogno di quella foto che sembra uscita da un magazine di alta moda, è a me che si rivolgono.

Lavoro con discrezione, empatia e cuore, perché ogni coppia è unica, e ogni storia d’amore merita di essere raccontata con dolcezza e delicatezza.
Il mio desiderio è semplicemente questo: che, riguardando le vostre foto possiate tornare lì, esattamente in quel momento, con la mente, ma soprattutto con il cuore, che batterà forte come allora.